perché io Vale…

09 ottobre 2006

I proverbi della nonna

Barcellona 2006 - In giro per la città...
Rosa, così si chiamava la mia dolcissima nonna.
Una donna forte e "romana de Roma", come amava definirsi lei..
Spesso io e mio fratello la prendevamo in giro per il modo di parlare alla Sora Lella e ogni tanto qualche "tortorata" da lei l'abbiamo pure presa..:)
Il kiwy era il chiv, lo zucchero diventava "el zucchero" (ogni tanto si pensava fosse spagnola..:)), la crema oil of olaz (di cui andava a ruota per il viso, era il suo unico elisir di giovinezza) neanche ve lo dico come la chiamava...:)
Ma soprattutto per una cosa io e tutta la mia famiglia la ricorderemo sempre... Per i suoi mitici proverbi.
Per ogni situazione ne aveva uno e non sbagliava mai.
Se non mangiavi "povera quella pancia che ha triste padrone", se facevi il passo più lungo della gamba "il gargarozzo é lungo e stretto, s'enghiotte casa co tutto er tetto", se non sapevi cosa mettere per una festa o un'uscita importante e le chiedevi consiglio "mettite la pelle a rovescio", se dormivi troppo "chi dorme non pecca, ma manco becca", se facevi qualcosa di azzardato "chi prima non pensa all'ultimo sospira"...Potrei continuare per ore.
E poi c'era una canzone che la riempiva di orgoglio e che a me faceva sganasciare dalle risate, si chiamava "La famiglia dei gobbetti".Gliel'avevano insegnata le suore a scuola e più o meno faceva così...
"Il padre era gobbo-bo-bo, la madre gobbettina-na-na, i figli tutti gobbi-bi-bi,la famiglia dei gobbetti-ti-ti!".Che ridere, soprattutto sentirgliela cantare, era una specie di scala musicale, man a mano saliva con le note e poi arrivava alla fine con un filino di voce. E io piegata in due, buttata sul divano che mi dimenavo...:)
Era bello prenderla un pò in giro quando si lasciava andare, anche perché a lei alla fine piaceva molto. Per non darci la soddisfazione che si stava divertendo pure lei, rideva girata di spalle oppure ci cacciava via dicendo che non capivamo niente... "Quanto é male a non capì..." :)
Per me é bellissimo ricordare tutto questo, é come averla sempre vicino a me, sono cresciuta con i suoi proverbi e li ricorderò per sempre...
E voi, ne avete qualcuno da lasciare qui?

13 Comments:

  • At 09 ottobre, 2006 22:57, Anonymous Anonimo said…

    Anche mia nonna la cantava. Io la ricordo così: "Gobbo il padre, gobba la madre, gobbo il figlio e la sorella, era gobba pure quella, era gobba pure quella. Gobbo il padre, gobba la madre, gobbo il figlio e la sorella era gobba pure quella, la famiglia dei gobbò"

     
  • At 09 ottobre, 2006 23:03, Anonymous Anonimo said…

    Ma cosa c'è nell'aria?

    Ieri mi telefona mia madre e mi dice che hanno ricoverato la mia nonnina, perché non sta bene...

    Stamattina vado sul sito di Mattinata InBlu e trovo un post sulla nonna... mi scende la tristezza.

    Ora vengo qui e trovo questo post... ma vi siete messi tutti d'accordo o la vita sta cercando di dirmi qualcosa?

     
  • At 09 ottobre, 2006 23:03, Blogger vale said…

    Mare, non ci credo, mi stai regalando un momento di sganasciamento pure tu riportando questa versione..
    Ma che é la canzone di tutte le nonne?:)

     
  • At 09 ottobre, 2006 23:06, Blogger vale said…

    E se ti dicessi che io sul blog di InBlu non ci sono mai stata?
    Ho scritto questa cosa perché oggi a pranzo ho incontrato mia mamma e abbiamo parlato di mia nonna, ridendo di alcune sue frasi...
    Allora dopo cena ho pensato di scrivere qualcosa su di lei...
    Io e te ogni tanto siamo telepatiche, che ti devo dire..

     
  • At 09 ottobre, 2006 23:36, Anonymous Anonimo said…

    Anche io conosco la "CANZONA" come la conosce mareecioccolata e mentre la leggevo sentivo, come dal vivo,il ritornello cantinelante. A casa mia chi sciorinava per ogni situazione proverbi molto calzanti era mia madre. Dedicati a me,con grande sua passione,erano: LA GATTA PRESCIOLOSA FECE I FIGLI CIECHI,e L'OZIO è IL PADRE DEI VIZI.Aveva ragione. Un altro era: GALLINA CHE NON BECCA HA GIà BECCATO; e quando mi lamentavo perchè non sapevo cosa mettermi per uscire lei mi azzittiva dicendomi : METTITI IL PIZZO DELLA CAMICIA IN BOCCA. Cara la vale tua nonna e mia madre erano donne che la sapevano lunga e sono sicura che siamo come siamo ,per certi aspetti del nostro carattere,grazie alla loro filosofia pratica.... molto preziosa

     
  • At 10 ottobre, 2006 00:24, Blogger vale said…

    La Patrina, vedo che facciamo le ore piccole é??:)
    Si, é anche grazie a queste canzone e a certe pillole di saggezza che abbiamo sviluppato puro l'ironia che ci contraddistingue, la battuta pronta..:)Per giunta siamo romane, quindi molti detti ci arrivano su un vassoio d'argento, li elaboriamo e ci facciamo i nostri teatrini:)Ci hanno lasciato comunque una memoria storica molto importante e una bellissima romanità, che forse non é da tutti.

     
  • At 10 ottobre, 2006 10:07, Anonymous Anonimo said…

    Chi nasce quadrato non muore rotondo...
    Ecco, questo per me è stato un'incubo!!!
    Mia Mamma lo ripeteva continuamente...
    Io oggi non piu', perche' ho capito invece che le persone cambiano e come, non tutte... Ma cambiano...
    La nonna di mia mamma era Trasteverina, ed anche lei come la tua parlava in dialetto e sapeva, da quello che racconta mia Madre, un sacco di proverbi...
    Io me li invento, e me li racconto da sola...
    Tipo: " Meglio la qualita' della quantita'" o robe simili... piu' inni a fa' bene... che proverbi...
    Vabbe', che belle che siete Sisters!!!
    Baci Vale

     
  • At 10 ottobre, 2006 19:34, Blogger vale said…

    Hai ragione Marti,forse i proverbi in qualche modo possono sembrare un pò un freno al voler osare, al cambiamento. Però ogni tanto qualche saggezza la nascondono pure. Bellissimi i tuoi inni a far meglio,a me piacciono anche quelle alla Catalano tipo "meglio fare colazione con pane, burro e marmellata piuttosto che con un tozzo di pane secco...":)Bacioni.Va

     
  • At 10 ottobre, 2006 20:56, Anonymous Anonimo said…

    Le nonne non l'ho conosciute.. però avevo un nonno materno con cui ho avuto il privilegio di vivere insieme i primi 8 anni della mia vita.

    Non dispensava proverbi, anche perché, da buon friulano era testone e silenzioso.. mi comprava sempre le figurine dei calciatori, e mi regalava un sacco di caramelle. E non mi ha mai rimproverato in tutta la sua vita.

    Aveva una marea di capelli bianchi come le nuvole e gli occhiali neri alla Buddy Holly. Portava sempre un cappello borsalino e veniva sempre a riprendere a scuola.

    L'unica cosa che mi ha raccontato della sua vita è stato il suo viaggio in Spagna durante la guerra civile. Da buon anarchico andò a combattere contro i franchisti, scappando dall'Italia che in quel periodo non amava molto i suoi figli anarchici.

    Ho sempre pensato che la sua vita sarebbe potuta diventare un bellissimo film, m'ha battuto sul tempo K. Loach :-( Che palleeeeeeeeeeeeee

     
  • At 10 ottobre, 2006 21:01, Anonymous Anonimo said…

    Chi va con lo zoppo...sarà l'accompagnatore!
    L'ozio è il padre di mio cugino.
    Chi nasce quadrato lo metteranno nell'inCUBOtrice (miiii,questa è bruttissima)...

    Il pane è il miglior amico dell'uomo!

     
  • At 10 ottobre, 2006 23:10, Blogger vale said…

    Can che abbaia nun se dorme...:)

     
  • At 12 ottobre, 2006 23:01, Anonymous Anonimo said…

    Cara la vale, il tuo blog è diventato un appuntamento piacevolissimo,visto che non è stato aggiornato potrei: spremermi ancora sull'argomento proverbi o approfittare dello spazio per altro..LA SECONDA CHE HO SCRITTO.Oggi è stata una giornata poco piacevole.Lenta.Inesorabile.Tutto è stato chiaro.Senza dubbi.QUALCOSA DI MOLTO DEVE CAMBIARE.Assolutamente vincere: pigrizia, incertezze, paranoie,depressioni spontanee,macumbe,pessimismi, dita al culo pensose,vittimismi e quant'altro impedisca il progredire.Certo dirla così è semplice ma forse forse cì proverò. Baci cara la vale e ninne sante.

     
  • At 13 ottobre, 2006 01:39, Blogger vale said…

    La Patri, provaci senza forse...
    Ce la puoi fà...E poi ci sono anch'io no?:)

     

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